PRONTI PER LA PRIMA CAMPANELLA?

Un nuovo anno scolastico sta per cominciare e tanti genitori si apprestano ad accompagnare i loro figli nel loro primo giorno di scuola. Per i bambini è una delle tappe fondamentali della crescita: molti hanno già frequentato l’asilo e sono abituati già a condividere spazi e giochi, a seguire le indicazioni della maestra, a trascorrere del tempo seduti ad ascoltare o disegnare o scrivere. Ma nonostante ciò i loro timori non sono minori poiché la scuola elementare è fatta di impegno ed il gioco viene messo da parte, richiede un tempo di attenzione più lungo ed un maggiore impegno cognitivo. Inoltre dovranno abituarsi a nuovi compagni  e a nuove insegnanti. A livello emotivo e psicologico per il bambino segna il passaggio dalla libertà e spensieratezza del gioco alla rigidità e ritmicità delle regole della didattica, è il primo momento in cui si rendono conto di avere anche dei doveri.

Tanti cambiamenti insomma si concentrano in questo primo giorno ed è dunque legittimo che alcuni bambini possano viverlo con ansia o con paura, d’altronde affrontano un “mondo” che non conoscono, con nuove regole e lo fanno da soli, perché i genitori non li accompagneranno più fino in classe, dovranno lasciarli all’ingresso.

In questo periodo è dunque fondamentale l’approccio del genitore rispetto alle insicurezze e paure manifestate dal bambino. È importante che il genitore innanzitutto trasmetta entusiasmo e serenità rispetto al nuovo percorso verso cui sta accompagnando il figlio, poiché se il piccolo percepirà nel genitore le stesse sue agitazioni troverà in esse una conferma ai suoi timori e ciò renderà più difficile il suo adattamento. È importante che il bambino senta che la mamma e il papà hanno fiducia nell’insegnante a cui affidano il loro figlio, dunque può essere utile che le insegnanti possano presentarsi ai genitori in modo da farsi conoscere e togliere quell’alone di “mistero” che avvolge una persona di cui si conoscono solo le fattezze ed il nome, come spesso accade nel primo giorno di scuola. Una volta gestite le ansie genitoriali, la mamma e il papà devono evitare di far sentire sul figlio delle pressioni eccessive circa il suo rendimento, poiché queste potrebbero trasformarsi in ansia da prestazione e complicare il suo processo di apprendimento, in quanto il bambino si concentrerà più sul non deludere i genitori che sull’apprendimento delle nuove abilità e competenze.

Parlare al bambino di tutte le novità che potrà trovare nella nuova scuola è utile a lenire le ansie, poiché queste ultime sono generate da ciò che non si conosce e che non si può prevedere: quindi parlargli del nuovo ambiente, di ciò che ci si aspetta da lui (restare seduto ad ascoltare con attenzione, non giocare con i compagni quando si spiega ma rassicurando sulla possibilità di farlo nel momento della ricreazione ecc.), e soprattutto della possibilità che possa non trovare nessun amichetto dell’asilo ma che questa è una felice possibilità per conoscere altri bambini e fare nuove amicizie, rassicurandolo sul fatto che i “vecchi” compagni potrà sempre frequentarli nei momenti di svago dopo la scuola, al parco o in altri momenti organizzati.

È molto utile ai fini della serenità del piccolo farlo parlare di ciò che lo spaventa, lasciandogli proprio esprimere le specifiche situazioni che teme di dover affrontare, così che il genitore possa restituirgli la situazione descritta ripulendola da ciò che lo intimorisce e fornendogli delle strategie per affrontare i momenti di difficoltà.

L’inizio della scuola rappresenta il primo momento in cui si lascia che il proprio figlio affronti il mondo “da solo”, i genitori non devono farsi spaventare e non devono mai dimenticare che, come in ogni tappa di crescita, il loro ruolo e le loro reazioni sono fondamentali per un sereno sviluppo dei propri figli.